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ASSUNZIONI, CHIAMATE, INCARICHI E MOVIMENTI DI PERSONE– LA LEGGE E IL SISTEMA CILENTO

Aggiornamento: 31 mar

da Campanina di Gerardo Spira


È tempo di bilancio 2024-2026. Gli impegni elettorali spingono sempre più per trovare posti di favore in qualche ritaglio della spesa. Il cappio delle promesse si stringe intorno al collo di amministratori e funzionari che finora hanno beneficiato di piaceri personali, di posizione e di carriera. Rendiconti e precedenti contabili diventano campi di manovra per accontentare parenti e amici e assicurare stipendi di favore a chi si è prestato. Le carte si muovono, per assecondare la volontà politica, evitando o eludendo decreti e circolari ministeriali che invece segnano sempre più la stretta delle Regole europee di bilancio verso schemi e parametri consolidati di controllo.

Si può anche ingannare la legge attraverso l’artificio dei pareri tecnici di favore, ma gli atti e i procedimenti non ne assicurano la legittimità nel tempo.

Dal 2007, con l’avvento del “nuovo” (si fa per dire), nel nostro territorio una ondata di personaggi e funzioni ha invaso la politica dei Comuni Cilentani, affascinati dalla politica “del fare”. Il grappolo UNITO, sorto dal vitigno di “furore” ha dato vita, col sistema del copia e incolla, a bandi di concorsi circoscritti e costretti nella rete del sistema, da cui sono stati sorteggiati, mogli, figli e figliolanze, collegati politici, comari, conviventi e amministratori dei comuni uniti.  L’Unione dei Comuni è risultata la scatola di comodo entro cui stipare tutto, alghe, pesci, cani e porci. Da qui la macchina del Sistema ha fatto tutto, senza alcun controllo legale, sotto lo sguardo dell’occhio amico di collina e di montagna. Il fervore concorsuale ha garantito la presenza del consueto apparato in tutti i Comuni, sconfinando tempi, orari e compensi. Un imbroglio che ha imbrogliato anche la torre di Babele!  E la legge?

La legge c’era e c’è! Lo diciamo ai tanti COMPETENTI che scribacchiano carte e atti pubblici e a quanti ci evitano o si nascondono. Lo diciamo e lo scriviamo, con responsabilità, in nome della legge…della legge per tutti.

Parliamo di assunzioni, mobilità, chiamate, incarichi, per chiarire che cosa è accaduto e quali saranno le conseguenze nella vita dei rapporti e dei soldi pubblici. Chi ne ha beneficiato e con quali conseguenze

Partiamo dal primo atto che compie il Comune in materia: il Programma triennale del fabbisogno di personale. Da questo documento dipendono infatti atti e procedimenti, bandi, proposte di interesse, assunzioni, chiamate temporanee e movimenti.  La normativa di settore, pur nella sua complessità, dal 2000 ha seguito un percorso ben preciso, sempre orientato ai principi di contenimento della spesa, di stabilità e di equilibrio di bilancio, principi rapportati al parametro di incremento delle entrate, accertate.

 Quadro normativo di riferimento

L’art. 39, c,1 della legge 449/97 pone l’obbligo della programmazione triennale del fabbisogno del personale; Gli artt. 1, 2, 4,e 5 del D.Lgs 165/2001, nel rispetto dell’art. 97 della Costituzione, fissano le linee fondamentali di organizzazione della macchina amministrativa; l’art.91 del D.Lgs 267 2000 stabilisce gli obblighi di previsione, i limiti e condizioni riservatarie; L’art. 33 del D.Lgs 267/2000, aggiornato, dispone  l’obbligo, ai sensi dell’art 6 , di procedere alla ricognizione annuale del personale( in soprannumero o carente), con atto deliberativo, dandone immediata comunicazione al Dipartimento della funzione pubblica,  Il cui mancato adempimento comporta il divieto di assunzioni e la nullità dei rapporti instaurati a qualunque titolo di contratto.

Tutto ciò fino al 2020, tenuto conto di quanto previsto dall’art. 11 comma 4 bis, del D.L 90/2014, convertito in legge n. 114/ 2014, dal D.L 50/2017 convertito in legge n.96/2017, dal disposto dell’art. 3 comma 1001 della legge 244/2007, dalla circolare della presidenza del Consiglio dei ministri, dipartimento funzione pubblica n.20506 del 27.3.2015, dall’art. 16, c.1 quater del D.L 113 /2016, dal Decreto legge n. 34/2019, Decreto crescita, convertito in legge n.58, art, 33( coerenza del piano di assunzione);

Dopo la predetta data sono scattate le regole sulla sostenibilità finanziaria della spesa, basate sul parametro positivo del rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti certe (vedi Decreto 17 marzo 2020 della Presidenza Consiglio ministro, dipartimento funzione pubblica.

La deliberazione del piano del fabbisogno del personale, come sopra impostata, convalidata dai pareri tecnici, deve risultare acclarata dal verbale registrato dell’organo di revisione il quale, ex art 19, comma 8 della legge .n.488/2001, lo certifica, con i limiti, le condizioni e i divieti,  ne rammenta l’adempimento previsto all’art. 6 ter, comma 5, D.Lgs 165 ( 2001) ed esprime il parere conclusivo. 

Gli atti fondamentali del Programma di fabbisogno del personale dell’Ente sono:

  • la costruzione cronologica della normativa nel percorso logico giuridico;

  • la delibera di ricognizione annuale del personale( soprannumero e carenza) e la comunicazione al dipartimento della funzione pubblica;

  • La scheda, sui parametri di ammissibilità delle procedure concorsuali di copertura;

  • scheda di sostenibilità finanziaria della spesa, basata sul parametro positivo del rapporto tra spesa del personale ed entrate correnti certe (vedi Decreto 17 marzo 2020 della Presidenza Consiglio ministro, dipartimento funzione pubblica;

  • Verbale dell’organo di revisione emesso ai sensi dell’art. 19, comma 8 della legge. N. 488/2001;

Se tutto il percorso amministrativo non risulta adottato in conformità della richiamata normativa il Piano e gli atti collegati sono nulli dall’Origine con tutte le conseguenze di legge.

Cadono nella sopraddetta condizione bandi e graduatorie i cui atti non sfuggono comunque ad eventuali altre ipotesi di reato o di danno contabile, per il caso di errate o false procedure di espletamento, imputabili per responsabilità personali a carico delle persone coinvolte direttamente o indirettamente nei relativi atti.  Il controllo è riservato al dipartimento della Funzione pubblica, alla Procura della Corte dei conti e alla Magistratura penale per i procedimenti dei concorsi, delle chiamate, degli incarichi e delle mobilità.

I diritti di tutti non fanno parte del mercato dei favori. LA LEGGE INNANZITUTTO!

Pasqua 2024

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